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"Insieme anche dopo", aiutare la famiglia ad uscire dal tunnel per scoprire raggi di luce dopo l'oscurità


Fondazione ADO Onlus

OBIETTIVI DEL PROGETTO

La Fondazione ADO Onlus nasce come Associazione nel marzo 1998 grazie alla passione e all’impegno civile di un gruppo di volontari che hanno sviluppato un progetto locale per assistere a domicilio e in hospice i pazienti con patologie oncologiche in fase avanzata. In questi 20 anni si sono rafforzati i rapporti di collaborazione con le istituzioni locali in particolare con l’Azienda USL e i Comuni della provincia di Ferrara, l’Università, che hanno consentito di ampliare l’ambito d’intervento del campo delle cure palliative, grazie anche alle competenze specialistiche del team ADO e alla qualità dell’assistenza. L’accesso alle cure palliative deve essere assicurato a una fascia di popolazione sempre più ampia in quanto ne possono beneficiare anche pazienti con patologie croniche degenerative non oncologiche. Appare evidente come la gestione di questi pazienti non sia solo un problema di complessità sanitaria, ma di alta complessità assistenziale in quanto il sistema delle cure palliative si prende cura non solo del paziente ma anche deli famigliari nei diversi aspetti della sofferenza fisica psichica e sociale.

La Fondazione ha deciso di sviluppare il progetto
“INSIEME ANCHE DOPO” aiutare la famiglia ad uscire dal tunnel per scoprire raggi di luce dopo l’oscurità
Il progetto nasce con l’obiettivo di sostenere le famiglie dopo la morte del proprio caro. La perdita di una persona cara è uno dei dolori più forti che si deve affrontare durante la vita. Il lutto è inevitabile normale e necessario, ma il suo superamento richiede tempo e a volte non si riesce da soli. La nostra società è inquieta dove ognuno ha mille cose da fare e la fretta impedisce di riconoscere chi chiede ascolto. Il progetto ha il fine di aiutare le famiglie che hanno subito un lutto e favorire la cultura dell’ascolto e della solidarietà.

TEMPISTICHE PROGETTUALI
Il progetto inizierà ad Aprile 2019 e durerà un anno dove si organizzerà - un incontro presso una sala conferenze con la città, - proseguendo con la formazione di volontari, - continuando con l’organizzazione di banchetti informativi nella città e incontri con le scuole - creando gruppi d’ascolto formati da un minimo di 7 ad un massimo di 10 persone con il supporto dello