La Fondazione apre la propria prestigiosa sede alla cittadinanza, per mettere a disposizione della città uno spazio dove far convergere eventi finalizzati alla promozione e valorizzazione del nostro territorio. Da qui l’idea di dare un nome nuovo alla nostra sede, individuato in “Spazio Crema”, il c.d. “Think tank” anglosassone, inteso come luogo trasversale di incontro, un luogo di approfondimento e di accelerazione di progetti culturali e sociali. La Fondazione a Spazio Crema potrà supportare le diverse realtà locali attraverso percorsi di mentoring che aiutino a far crescere le idee, in un continuo confronto e scambio di conoscenze e competenze, stimolando il networking, l’organizzazione di eventi pubblici di formazione e contaminazione culturale, la promozione di strumenti di partecipazione e collaborazione nonchè la condivisione di spazi operativi.
“Dire, fare…mangiare” è l’inizio di questo nuovo percorso istituzionale.
Per questa rassegna Fondazione Carife ha inteso farsi promotrice di una serie di eventi in collaborazione con i partner istituzionali con cui negli anni sono stati sviluppati progetti scientifici, culturali e formativi. Si tratta di una rassegna enogastronomica arricchita da approfondimenti di tipo scientifico e culturale sull’alimentazione, finalizzata alla diffusione di uno stile alimentare sano e alla valorizzazione dei prodotti ortofrutticoli del nostro territorio.
In collaborazione con l’Università e istituti scolastici della provincia di Ferrara, l’apertura della rassegna sarà anche caratterizzata da una attenzione al sociale, con un evento a scopo di beneficenza, “Un cocktail di solidarietà”, a favore di due importanti associazioni di volontariato cittadine, Fondazione Ado e Associazione Giulia.
La Fondazione, infatti, continuerà a mantenere l’attenzione che da sempre ha contraddistinto il suo operato verso le categorie più deboli, collaborando con le associazioni del terzo settore per l’organizzazione di eventi per la raccolta di fondi e per favorire forme di inclusione sociale. Ne è prova l’attenzione che verrà data, già a partire da questi primi incontri, all’agricoltura sociale, ovvero l’agricoltura che riesce a coinvolgere nella propria filiera produttiva anche persone svantaggiate che trovano nel lavoro quotidiano la vera integrazione.
Vi invitiamo a consultare il programma completo su www.spaziocrema.it e a partecipare numerosi alle iniziative in calendario.
Giovedì 7 aprile 2016, alle ore 17,00, le sale affrescate di Palazzo Crema, via Cairoli 13 a Ferrara, ospiteranno la conferenza dal titolo “La ceramica nella pittura ferrarese”, tenuta dalla Dr.ssa Lucia Bonazzi e presentata dalla Prof.ssa Ursula Thun, Presidente del Sistema Museale d’Ateneo. L’idea nasce infatti come iniziativa culturale in occasione della mostra attualmente in corso a Palazzo Turchi di Bagno dal titolo “Strappati dalla terra e ridonati al sole. Le ceramiche graffite e le pagine di erbario del giovane Filippo de Pisis”, esposizione che dato il buon riscontro da parte del pubblico è stata prorogata fino al 19 aprile.
Quando il giovane de Pisis scrisse “Fiori e frutti nella pittura ferrarese” collezionava piante essiccate e ceramiche antiche; la sua disamina di storia dell'arte avrebbe potuto estendersi anche ai manufatti ceramici ritratti nei dipinti. Prendendo spunto dalle curiosità depisisiane si propone il tema della ceramica nella pittura ferrarese, che non si limita alla natura morta, bensì è riscontrabile a margine di soggetti religiosi e scene di genere. Dagli affreschi pomposiani al Festino degli dei di Giovanni Bellini, dai baccanali di Dosso Dossi alle scene evangeliche di Bononi e Scarsellino troviamo documentati gli usi locali, la vita quotidiana, le forme e le tecniche delle arti applicate.
I dipinti si confermano una fonte preziosa per cogliere la persistenza di tipologie, forme, tecniche ceramiche nel corso dei secoli, oltre che le modalità e le circostanze del loro utilizzo, quali elementi essenziali della performance estetica, sinestesica e simbolica della tavola imbandita.
Filippo de Pisis, I grandi fiori di casa Massimo, olio su cartone, cm 101 x 76
Collezioni d’Arte della Fondazione Carife, attualmente esposto al Castello Estense di Ferrara nell'ambito della mostra "L'arte per l'arte"
La Fondazione Carife apre le porte di Palazzo Crema al design
E’ con piacere che la Fondazione ospiterà domenica sera, negli ambienti affrescati del piano nobile della propria sede, un appuntamento con l’imprenditoria creativa. L’iniziativa è stata ideata da Maria Livia Brunelli, con la collaborazione di Emanuela Agnoli e Francesca Occhi e fa parte del programma di iniziative organizzate dall’Associazione Grisù per la riqualificazione dell’ex Caserma dei Vigili del Fuoco, ribattezzata, da tre anni a questa parte, Spazio Grisù (www.spaziogrisu.org). Dopo il successo della prima serata, tenutasi lo scorso 4 ottobre presso la sede dell’Associazione, Grisù ha scelto di accogliere gli ospiti del suo secondo appuntamento con il design a Palazzo Crema. L’ampia sala decorata a tempera dai Migliari, farà da raffinata cornice a una intrigante “cena creativa” di 7 portate, ideata dallo chef Massimiliano De Giovanni, durante la quale 7 designer, accuratamente selezionati, racconteranno la propria storia e quella delle loro creazioni in 7 minuti, davanti ad una platea di persone appassionate di arte e design.
Sorprendenti collane realizzate con la stampa 3D, raffinati orologi di design, spettacolari cappelli fatti a mano, divertenti lampade ottenute con materiali di recupero, sedute e oggetti per la casa in legno, insieme a idee regalo originalissime (dalle biciclette personalizzate ai vasi in vetro ed acciaio): si tratta di creazioni che già in molti conoscono in Europa, ma che in pochi sanno essere ideate e realizzate a Ferrara. La Fondazione Carife testimonia il suo appoggio all’iniziativa concedendo in uso la parte più prestigiosa della propria sede, nella convinzione che iniziative come questa vadano sostenute e promosse al fine di far conoscere ed apprezzare artisti e designer che si mettono in gioco facendo impresa innovativa del loro talento e delle loro passioni.
La ceramica, radice culturale comune tra molti Paesi europei,
si pone come una espressione artistica
tipica del nostro territorio
che ben si presta per iniziative culturali e creative,
così come di tipo didattico, formativo,
sociale e imprenditoriale,
immaginando sinergie e cooperazioni
anche con realtà internazionali di più ampio respiro.
Altro...
LAMPI SUBLIMI A FERRARA
TRA MICHELANGELO E TIZIANO
BASTIANINO E IL CANTIERE DI SAN PAOLO
13 Dicembre 2014 - 15 marzo 2015
Pinacoteca Nazionale di Ferrara
Palazzo dei Diamanti
Inaugura il prossimo 13 dicembre alle ore 17,00 in Pinacoteca Nazionale, la mostra "Lampi sublimi a Ferrara. Tra Michelangelo e Tiziano, Bastianino e il cantiere di San Paolo".
Diversi sono i dipinti in mostra di proprietà della Fondazione Carife. Non poteva mancare l'"Allegoria Bacchica" di Bastianino, opera molto richiesta dai musei nazionali, così come i due sapienti del Dosso Dossi, capolavori assai apprezzati dai visitatori, che evidenziano quanto Bastianino, poeta originale del secondo Cinquecento, sia legato al grande e bizzarro Dosso Dossi. Infine ci sarà anche una pregevole opera di Ludovico Settevecchi, "I Santi Stefano e Lorenzo e la Madonna con Bambino", scelta dal comitato scientifico per una analisi più approfondita del periodo in cui Bastianino ha lavorato.
Il grande impegno profuso dalla Fondazione Carife nel settore dell'editoria, 200 titoli all'incirca nell'arco di 20 anni, è oggetto in questo periodo di una ampia campagna di valorizzazione e diffusione, la più ampia nella storia della Fondazione Carife. Nell'ultimo mese la Fondazione ha inteso infatti avviare un progetto di donazione ad alcune grandi biblioteche nazionali e alle più importanti biblioteche comunali – a partire da quelle situate in Emilia Romagna – dei volumi più significativi riguardanti la cultura ferrarese, finanziati o editi dalla Fondazione stessa.
Da sempre la Fondazione risponde positivamente alle numerose richieste di pubblicazioni avanzate da vari istituti di cultura, sia pubblici che privati. Quest'anno invece ha deciso di andare oltre e di farsi essa stessa parte attiva in un più generale progetto di arricchimento del patrimonio librario destinato alla pubblica consultazione e/o al prestito. È un'iniziativa che si propone di dare una maggiore visibilità alla cultura ferrarese, sia in provincia che in ambito nazionale e internazionale, un segnale di vivacità e presenza nel mondo culturale anche al di là dei nostri confini.
Migliorare la lotta contro Maculatura Bruna, Carpocapsa e Psylla; irrigare il pero riducendo i quantitativi ed i costi; omogeneizzare la maturazione e la raccolta dei frutti con nuove tecniche di potatura ed ottimizzare la conservazione nel post-raccolta.
Sono queste alcune delle tematiche del convegno conclusivo del progetto “AGER Innovapero - Innovazioni di processo e di prodotto per una pericoltura di qualità” che si terrà il prossimo 18 ottobre a Ferrara Fiere (Centro Congressi). Saranno i risultati di questa importante ricerca i protagonisti assoluti di una ricca giornata di incontri e confronti che inizierà alle ore 9.00 e sarà rivolta a tutti gli attori della filiera del pero, dal vivaismo alla frigoconservazione.
Il 13 dicembre 2012 presso l'Aula Magna dell'Istituto Tecnico Agrario Statale "F.lli Navarra" a Malborghetto di Boara (Ferrara), si è tenuto un workshop sul tema: Acqua, micotossine e metodi di coltivazione: riflessi sui seminativi nel ferrarese. Presentazione dei risultati ottenuti dall'attività sperimentale della commissione colture erbacee.
Il 2012 è il secondo anno di ricerca di pieno campo realizzata all'interno dell'azienda agricola della Fondazione Navarra, tant'è che il workshop di dicembre si può considerare come la prosecuzione ideale del convegno scientifico tenutosi lo scorso febbraio sul tema "Quale futuro per il seminativo a Ferrara con la nuova PAC". In questo secondo incontro sono stati illustrati i risultati della sperimentazione in pieno campo attuata dalla Commissione Tecnica Coltivazioni Erbacee della Fondazione Navarra, con particolare riferimento all'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
Il progetto di ricerca è stato reso possibile grazie al fondamentale contributo economico della Fondazione "Conte Olao Gulinelli", ente senza fini di lucro che tra gli scopi statutari, oltre alla beneficenza, ha anche quello di favorire nella città di Ferrara lo studio dei problemi dell'agricoltura.